L'analisi delle frequenze: la statistica in crittografia
- Elena
- 11 mag 2016
- Tempo di lettura: 1 min
L'analisi delle frequenze è un metodo utile a decifrare i codici sia monoalfabetici che polialfabetici (come nel caso della cifratura di Vigenère).

Ogni lingua ha una frequenza piuttosto precisa dell'utilizzo delle sue lettere, per esempio in italiano le lettere più frequenti sono la E e la A, mentre in inglese è indiscutibilmente la E:

Se il testo che si deve decifrare è abbastanza lungo le frequenze che si ritrovano all'interno di una lingua si ritroveranno anche nel crittogramma in esame; basterà quindi fare una tabella con le percentuali di frequenza di ogni lettera presente nel testo e confrontarla con una tabella che indica, invece, le frequenze della lingua in cui è scritto il messaggio. In questo modo si possono individuare, con una discreta sicurezza, le lettere più frequenti e, grazie a queste, completare, con l'aiuto della logica e del senso del discorso, l'intero crittogramma.
Questa è la tabella completa delle frequenze dell'alfabeto italiano:

Per decrittare un messaggio cifrato è sufficiente accostarla ad una tabella basata sulle frequenze del testo in esame e, in questo modo, dedurre le lettere che presentano le percentuali più affini. In caso di scritture polialfabetiche l'analisi delle frequenze può comunque essere utile, si dovrà però prima suddividere le lettere che compongono il crittogramma secondo gli alfabeti utilizzati: raggruppando, poi, le lettere cifrate dallo stesso alfabeto sarà possibile utilizzare l'analisi statistica per individuare le lettere dell'alfabeto chiaro.
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